L’Onigiri (お 握 り) 
è uno dei piatti giapponesi più tipici e famosi. Semplice da preparare e con infinite combinazioni, l’abbiamo visto in una moltitudine di anime, manga, film e persino videogiochi. In Giappone possiamo trovarlo in vendita in qualsiasi drogheria o minimarket.
L’onigiri è una pallina di riso che può essere leggermente salata e talvolta aromatizzata con furikake. La sua forma può essere triangolare o cilindrica e talvolta è avvolta da alga nori. Tradizionalmente potrebbe essere riempito con umeboshi, katsuobushi, salmone salato o qualsiasi altro ingrediente acido, salato o fermentato. Attualmente può essere riempito praticamente con qualsiasi cosa, con varietà molto fantasiose e gustose. Data la sua forma e dimensione, è simile ai nostri panini o tramezzini, ed è una delle forme più apprezzate di cibo take away. A proposito, vogliamo indicare che l’onigiri non è una forma di sushi e che non dobbiamo confonderlo con il famoso nigiri.
Storia
La storia degli onigiri è antica. Nell’XI secolo, la scrittrice e cortigiana Marusaki Shikibu descrisse nel suo diario come le persone mangiavano le polpette di riso, che a quel tempo chiamavano tonjiki. Altri scrittori dell’era Tokugawa raccontano quanti samurai immagazzinavano polpette di riso avvolte in foglie di bambù per consumarle come spuntino durante la guerra. È stato persino trovato qualcosa di simile a un onigiri, un mucchio di riso carbonizzato, risalente all’era Yayoi (dal 300 a.C. al 300 d.C.).
Oggigiorno, e grazie ad una macchina inventata negli anni ’80, gli onigiri vengono prodotti in serie. Includono un involucro di plastica che separa le alghe dal riso, per evitare che si ammorbidiscano con la sua umidità. Naturalmente, il sapore e la consistenza di questo tipo di onigiri di massa non è paragonabile a quello di un onigiri appena preparato. A SushiTake li prepariamo quotidianamente e la nostra ricetta include maionese, avocado e tonno, salmone o surimi. Non restare senza provarli!
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